Pierpaolo Marcone

Abruzzese fino al midollo, viaggiatore da fermo, cinefilo onnivoro. In mezzo c'è la vita, ma si tratta di un dettaglio. Amo il neorealismo italiano, il genio di Chaplin e Totò, la visionarietà di Fellini, l'intensità di Anna Magnani; e poi Lynch, Kubrick, Visconti, Kurosawa, Murnau, Dreyer, Coppola, Bergman, Tarkovskij, Lars von Trier, Scorsese e molti altri ancora, perché il cinema ha così tanti portatori sani di bellezza, che è riuscito persino a far innamorare un cuore di pietra come me. Mi diverto da pazzi a rivedere i film di Bud Spencer e Terence Hill, splendidi compagni della mia infanzia. Sostengo la riscoperta dell'incantevole “I cancelli del cielo” di Cimino. Film preferiti: tanti, ma al cospetto di “Apocalypse now”, “C'era una volta in America” e “2001: Odissea nello spazio” ho la netta impressione d'incontrare la perfezione.

Pierpaolo Marcone

Abruzzese fino al midollo, viaggiatore da fermo, cinefilo onnivoro. In mezzo c'è la vita, ma si tratta di un dettaglio. Amo il neorealismo italiano, il genio di Chaplin e Totò, la visionarietà di Fellini, l'intensità di Anna Magnani; e poi Lynch, Kubrick, Visconti, Kurosawa, Murnau, Dreyer, Coppola, Bergman, Tarkovskij, Lars von Trier, Scorsese e molti altri ancora, perché il cinema ha così tanti portatori sani di bellezza, che è riuscito persino a far innamorare un cuore di pietra come me. Mi diverto da pazzi a rivedere i film di Bud Spencer e Terence Hill, splendidi compagni della mia infanzia. Sostengo la riscoperta dell'incantevole “I cancelli del cielo” di Cimino. Film preferiti: tanti, ma al cospetto di “Apocalypse now”, “C'era una volta in America” e “2001: Odissea nello spazio” ho la netta impressione d'incontrare la perfezione.